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La parola italiana che manca: Yield e Return spiegati a tutti

La parola italiana che manca: Yield e Return spiegati a tutti

Rendimento è una parola italiana che trova la sua origine nel verbo “rendere”, ossia “produrre un risultato” o “dare indietro”. Nel contesto finanziario, il rendimento rappresenta quanto un investimento possa produrre in termini di profitti o guadagni. In italiano, utilizziamo questa parola per descrivere in modo generico il concetto di profitto o guadagno ottenuto da un investimento o un’attività economica. Tuttavia, in inglese, il vocabolario finanziario è più sfumato, ed esistono due termini distinti che descrivono aspetti diversi del rendimento: yield e return.

Yield: Una Misura di Redditività Immediata

Il termine inglese yield si riferisce generalmente a un rendimento percentuale che un investimento genera in modo regolare e prevedibile, solitamente su base annuale. È utilizzato per esprimere l’ammontare che un investitore guadagna sotto forma di interessi o dividendi in rapporto al capitale investito.

Ad esempio, per un’obbligazione, lo yield rappresenta il tasso di interesse che l’investitore riceve periodicamente, spesso su base annuale, in proporzione al valore nominale dell’obbligazione stessa. Pertanto, se si possiede un’obbligazione con un rendimento del 5%, significa che annualmente l’investitore riceverà un ritorno pari al 5% del valore dell’investimento iniziale.

In sintesi, yield riguarda la redditività corrente di un investimento, calcolata in modo proporzionale su un arco di tempo specifico. Questo concetto è particolarmente rilevante in investimenti come obbligazioni, azioni che distribuiscono dividendi, o titoli di stato, dove il rendimento periodico è spesso garantito o prevedibile.

Return: La Misura Complessiva del Guadagno

Diverso è invece il concetto di return, che in italiano traduciamo sempre come rendimento, ma che si riferisce a un concetto più ampio e completo. Return rappresenta il rendimento complessivo di un investimento, tenendo conto non solo dei guadagni periodici come interessi o dividendi, ma anche della variazione del valore dell’investimento nel tempo.

Il return include quindi sia i guadagni (o le perdite) derivanti dall’apprezzamento (o deprezzamento) del capitale investito, sia i ricavi da eventuali distribuzioni come dividendi o interessi. Ad esempio, se un’azione viene acquistata per 100 euro e dopo un anno viene venduta a 120 euro, il return sarebbe del 20%, che rappresenta il guadagno totale derivato dall’incremento di valore del titolo. Se si aggiungono i dividendi ricevuti durante l’anno, questo valore può aumentare ulteriormente.

In sostanza, return misura il guadagno netto complessivo ottenuto da un investimento, comprendendo tutte le fonti di reddito e variazioni di valore. Questo concetto è essenziale negli investimenti che sono soggetti a variazioni di prezzo, come azioni, immobili o fondi comuni di investimento.

La Difficoltà della Traduzione: manca una Parola nel Vocabolario Italiano

In italiano, purtroppo, non esiste una distinzione così netta come quella tra yield e return. Utilizziamo la parola rendimento sia per descrivere i guadagni periodici di un investimento (equivalente a yield) sia per il guadagno complessivo su un investimento (equivalente a return). Questo può portare a fraintendimenti, specialmente per chi si approccia per la prima volta al mondo degli investimenti.

Immaginiamo, ad esempio, di avere un’azione che genera un rendimento annuale del 3% in dividendi. Se questa azione aumenta di valore del 5% durante l’anno, il rendimento complessivo, ossia il return, sarà in realtà dell’8%. Tuttavia, per spiegare la differenza tra yield e return, in italiano saremmo costretti a utilizzare una frase articolata, come “rendimento annuale per yield” e “rendimento totale per return,” oppure esplicitare i diversi componenti del guadagno.

La mancanza di una parola che esprima il concetto di yield nel nostro vocabolario è quindi una limitazione. Potremmo pensare a termini come rendita o tasso di rendimento, ma nessuno di questi termini riesce a catturare pienamente il significato di yield. Inoltre, il termine rendita in italiano ha già altre connotazioni, spesso legate ai guadagni ottenuti da pensioni o investimenti immobiliari, il che può generare ulteriori confusione.

Implicazioni della Mancanza di Terminologia Specifica

Questa mancanza di terminologia specifica può influire sulla comprensione dei concetti finanziari, soprattutto in ambiti come il trading, la pianificazione finanziaria e la valutazione degli investimenti. In Italia, per chi vuole approfondire le proprie competenze in campo finanziario, diventa necessario comprendere la distinzione tra yield e return e acquisire familiarità con i termini inglesi per evitare errori di interpretazione.

Ad esempio, investitori alle prime armi potrebbero essere portati a credere che un investimento con un yield alto garantisca un return altrettanto alto. In realtà, un elevato yield potrebbe essere indice di un investimento più rischioso, e quindi potrebbe non tradursi necessariamente in un guadagno complessivo maggiore. La distinzione è quindi fondamentale per valutare correttamente il rischio e la redditività degli investimenti.

Esempi Pratici della Differenza tra Yield e Return

Vediamo ora qualche esempio pratico per chiarire ulteriormente la differenza tra questi due concetti:

  1. Obbligazione con Yield Alto ma Return Negativo: Supponiamo che un investitore acquisti un’obbligazione con un yield annuale del 7%. Se, però, il valore dell’obbligazione cala drasticamente a causa di una crisi economica, e l’investitore è costretto a vendere l’obbligazione a un prezzo inferiore a quello di acquisto, il return finale potrebbe risultare negativo, nonostante l’alto yield iniziale.
  2. Azione con Dividendo e Variazione di Prezzo: Un investitore compra un’azione a 50 euro. Durante l’anno, l’azione paga un dividendo di 2 euro (yield del 4%). Tuttavia, se il prezzo dell’azione aumenta a 55 euro, il return complessivo sarà dell’8% (4% dai dividendi e 4% dall’apprezzamento del capitale).

Come Gestire Questa Mancanza di Lessico

Una possibile soluzione per gestire la mancanza di una parola italiana che esprima il concetto di yield è quella di adottare direttamente il termine inglese. Nel settore finanziario italiano, infatti, sempre più spesso si utilizzano termini anglosassoni per compensare le lacune lessicali della nostra lingua. Così, in contesti finanziari e di investimento, è ormai comune sentire parlare di yield e return come due concetti distinti, anche nei testi scritti in italiano.

In alternativa, è possibile utilizzare espressioni come “tasso di rendimento corrente” o “rendita periodica” per riferirsi a yield e “rendimento complessivo” o “guadagno totale” per return. Tuttavia, queste espressioni possono risultare macchinose e poco intuitive, soprattutto per chi è abituato alla terminologia sintetica e precisa della lingua inglese.

La Ricchezza di una Lingua e l’Importanza delle Distinzioni

La differenza tra yield e return ci mostra come ogni lingua possegga una propria ricchezza e specificità lessicale. In inglese, il settore finanziario si è sviluppato con una terminologia tecnica ben definita, in grado di esprimere sfumature di significato che in italiano ci mancano. Questa assenza di termini specifici può rappresentare una sfida per gli investitori italiani, che devono acquisire dimestichezza con concetti stranieri per poter comprendere appieno le dinamiche degli investimenti.

Utilizzare termini specifici come yield e return, anche in un contesto italiano, può quindi rappresentare un vantaggio per comprendere meglio il funzionamento dei mercati e dei prodotti finanziari. La consapevolezza delle differenze tra questi concetti è essenziale per una corretta valutazione degli investimenti e per evitare interpretazioni erronee.

Questo sito ed i suoi contenuti non costituiscono un servizio di consulenza finanziaria o consigli operativi, né sollecitazione al pubblico risparmio o a qualsivoglia forma di investimento.
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