Addio SEO, benvenuta GEO: come adattare i contenuti all’era dell’Intelligenza Artificiale
L’era dell’Intelligenza Artificiale sta trasformando profondamente il modo in cui cerchiamo informazioni online, influenzando in particolare l’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO). Con l’avvento dei motori generativi, come ChatGPT, Google Gemini e Microsoft Bing Chat, è nata la necessità di una nuova strategia chiamata Generative Engine Optimization (GEO), un approccio innovativo che mira a migliorare la visibilità dei contenuti nelle risposte generate dall’IA.
Mentre la SEO tradizionale è sempre stata orientata a migliorare il posizionamento dei siti web nelle pagine dei risultati di ricerca (SERP), la GEO rappresenta un cambiamento radicale, che si adatta a motori di ricerca capaci di generare risposte complesse e complete, prendendo in considerazione molteplici fonti e formati di contenuto. La SEO si concentra su fattori come parole chiave, backlink, qualità del contenuto e velocità di caricamento delle pagine. Tuttavia, i motori generativi come Google Gemini, Bing Chat e Google SGE (Search Generative Experience) sono progettati per rispondere a domande complesse con informazioni sintetizzate da varie fonti, come testi, video e immagini, generando risposte multimodali piuttosto che elenchi di link.
L’impatto della GEO sul traffico web e sulla SEO
Questa evoluzione potrebbe avere un impatto significativo sul traffico web. Quando un motore generativo risponde in modo esaustivo a una query, la necessità dell’utente di cliccare su un sito web per ottenere ulteriori informazioni diminuisce drasticamente. Questo fenomeno, chiamato “zero-click search“, è in aumento e rappresenta una sfida per le aziende che dipendono dal traffico organico per la loro visibilità e vendite online. Questa trasformazione riduce il traffico organico diretto verso i siti web, limitando la loro visibilità online.
Uno studio condotto da Princeton University, Georgia Tech e altri istituti ha formalizzato il concetto di GEO, per rispondere a questa nuova realtà. GEO si propone di ottimizzare i contenuti in modo che siano ben visibili nelle risposte generate dai motori di ricerca AI. Nonostante sia un approccio ancora in fase di sviluppo, le prime strategie di ottimizzazione suggeriscono che sia possibile migliorare la visibilità nei motori di IA utilizzando tecniche mirate.
Differenze tra GEO e SEO
Nonostante SEO e GEO condividano alcuni principi fondamentali, le differenze principali risiedono nel modo in cui le due discipline interagiscono con i motori di ricerca. In sintesi:
- Algoritmi di IA: La SEO tradizionale si concentra sull’ottimizzazione per i motori di ricerca che si basano sui SERP. GEO, invece, si focalizza sull’ottimizzazione dei contenuti per gli algoritmi di IA, i quali generano risposte più articolate e ricche di informazioni.
- Risposte multimodali: Mentre la SEO tradizionale punta a migliorare il posizionamento dei link, GEO si concentra sulla capacità di fornire risposte multimodali, che includano testi, video, immagini e altre fonti di contenuto pertinenti.
- Query complesse: Le query lunghe e dettagliate, che spesso venivano trascurate nelle SERP, trovano ora risposte precise grazie ai motori generativi. Questo implica che la creazione di contenuti richieda un maggiore impegno nell’identificare e rispondere a domande specifiche degli utenti.
- Posizionamento nelle SERP: In passato, il successo di una strategia SEO si misurava attraverso il posizionamento nelle SERP. Oggi, con l’avvento dei motori generativi, la rilevanza e la qualità delle risposte ai quesiti specifici sono fondamentali per la visibilità dei contenuti.
Esempi di motori generativi
Tra i principali motori generativi utilizzati oggi spiccano ChatGPT, Google Gemini (precedentemente noto come Bard), Bing Chat e Google SGE. Questi strumenti sono progettati per rispondere a query complesse attraverso l’utilizzo di modelli di linguaggio avanzati, che permettono di comprendere le intenzioni degli utenti e generare risposte pertinenti e strutturate. Ad esempio, Gemini è un assistente virtuale in grado di generare contenuti informativi e risposte sofisticate, mentre Bing Chat sfrutta una versione modificata di ChatGPT per fornire risposte conversazionali e personalizzate.
Strategie di ottimizzazione GEO
Il successo nell’era della ricerca basata sull’IA dipenderà dalla capacità di adattare i contenuti alle esigenze dei motori generativi. Le strategie di ottimizzazione GEO si concentrano su diversi aspetti, come l’autorità del contenuto, l’utilizzo di parole chiave specifiche e l’integrazione di dati e citazioni. Alcune delle strategie più efficaci includono:
- Aggiunta di citazioni: Menzionare esplicitamente le fonti utilizzate aumenta la credibilità del contenuto e migliora la visibilità nelle risposte AI.
- Integrazione di statistiche: I contenuti che includono dati quantitativi piuttosto che discussioni qualitative risultano più rilevanti per i motori generativi.
- Semplicità e chiarezza: Rendere il contenuto facilmente comprensibile è essenziale per attrarre sia l’algoritmo dell’IA sia gli utenti.
- Ottimizzazione della fluidità: Garantire che il testo sia fluido e scorrevole migliora l’esperienza di lettura e rende il contenuto più appetibile per i motori generativi.
In uno studio condotto sulle strategie di ottimizzazione GEO, le tattiche che hanno avuto il maggiore impatto sono state l’aggiunta di citazioni, l’integrazione di statistiche e l’uso di citazioni dirette. Queste tre strategie hanno migliorato la visibilità dei siti web del 30-40%, superando di gran lunga altre tecniche come l’aggiunta eccessiva di parole chiave, che ha mostrato risultati peggiori rispetto alla media.
Il futuro della SEO con l’avvento della GEO
Il futuro della SEO sarà strettamente legato all’evoluzione dei motori di ricerca generativi. Mentre le tattiche tradizionali continueranno a essere importanti, sarà fondamentale adottare approcci innovativi che rispondano ai nuovi requisiti imposti dai motori di ricerca basati sull’IA. Questi motori generativi non si limitano più a valutare la rilevanza di una pagina in base a fattori come le parole chiave o i backlink, ma cercano di fornire risposte accurate e complete a domande complesse, combinando informazioni provenienti da diverse fonti.
In conclusione, mentre la SEO tradizionale ha sempre rappresentato una sfida per i creatori di contenuti, GEO apre nuovi orizzonti nell’ottimizzazione dei contenuti per motori di ricerca che non si limitano a restituire elenchi di link. Adottare strategie di GEO può aiutare le aziende a mantenere o addirittura migliorare la loro visibilità in un panorama di ricerca sempre più dominato dall’intelligenza artificiale. Le aziende che non si adatteranno a questa nuova realtà rischiano di perdere terreno di fronte a una concorrenza che sfrutta pienamente le potenzialità dei motori generativi.